Mercoledì 24 Febbraio 2010 - dalle ore 21.00 presso la sede di Diversa..Mente – Piazza Mercato (entrata dal cancello di Via Crivelli) – Treviglio (BG).
L'incontro di Treviglio è promosso anche da: Diversa..Mente, Legambiente e Amici dei Popoli
Venerdì 26 Febbraio 2010 dalle ore 21.00 presso la sede di Convergenza delle Culture – Sportello Foppette - Via Foppette 2 – Milano
La giornata senza immigrati del primo marzo 2010 è una manifestazione nonviolenta che si ispira all’iniziativa francese la journée sans immigrés, 24h sans nous e ha già coinvolto anche altri paesi europei come Spagna e Grecia.
In preparazione di questo evento, Convergenza delle Culture - Sportello Foppette organizza due incontri, a Milano e a Treviglio (BG), sui diritti dei lavoratori stranieri. Sarà anche un momento di riflessione sulla giornata del Primo Marzo, su cosa accadrebbe se i milioni di immigrati che vivono e lavorano in Europa decidessero di incrociare le braccia o andare via. Le serate, organizzate con la partecipazione dell'Associazione Diversa..Mente di Treviglio e...., prevedono l'intervento dellAvvocato Maria Fotia, specialista in diritto del lavoro e di Jorge Carazas, portavoce di Convergenza delle Culture.
Mercoledì 24 Febbraio 2010 - dalle ore 21.00 presso la sede di Diversa..Mente – Piazza Mercato (entrata dal cancello di Via Crivelli) – Treviglio (BG).
L'incontro di Treviglio è promosso anche da: Diversa..Mente, Legambiente e Amici dei Popoli
Venerdì 26 Febbraio 2010 dalle ore 21.00 presso la sede di Convergenza delle Culture – Sportello Foppette - Via Foppette 2 – Milano
All'incontro interverranno:
Jorge Carazas – Convergenza delle Culture
Maria Fotia – Avvocato specialista in diritto del lavoro
Dal Manifesto del Primo Marzo www.primomarzo2010.it:
“Primo Marzo 2010, una giornata senza di noi è un collettivo non violento che riunisce persone di ogni provenienza, genere, fede, educazione e orientamento politico.
Siamo immigrati, seconde generazioni e italiani, accomunati dal rifiuto del razzismo, dell'intolleranza e della chiusura che caratterizzano il presente italiano...
Ricordiamo che il diritto a emigrare è riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e che la storia umana è sempre stata storia di migrazioni: senza di esse nessun processo di civilizzazione e costruzione delle culture avrebbe avuto luogo. La violazione di questo e di altri diritti fondamentali danneggia e offende la società nel suo complesso e non solo le singole persone colpite.”