giovedì 17 febbraio 2011

Sabato 19, per convergenza, ceniamo a foppette!


Convergenza mangereccia al locale di Foppette.
Come tutti i mesi, una volta al mese, siete tutti invitati a convergere a foppette verso l'ora di cena (o anche dopo) per mangiare e chiacchierare a oltranza...
Menù a sorpresa

Per info e prenotazioni:


La dignità Araba

di Adel Jabbar, sociologo ricercatore presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e saggista.

Quello che sta succedendo nel mondo arabo e in particolare in Tunisia e in Egitto, come in Yemen, Giordania, in Algeria, sta a dimostrare che è terminato un periodo nel quale quasi tutti i paesi arabi hanno convissuto con la paura. Hanno convissuto con la repressione, spesso feroce, con sistemi assolutamente  autoritari, dittatoriali, dispotici, con una componente di corruzione molto evidente, con dei regimi che hanno escluso per anni buona parte  della popolazione dalla partecipazione alla vita pubblica e politica, non solo impaurendo ma anche impoverendo. In conseguenza di tutto questo le manifestazioni di oggi sono caratterizzate da due elementi: da una parte la rivendicazione della libertà e dall'altra parte la richiesta di giustizia sociale e soprattutto la richiesta di dignità.

sabato 12 febbraio 2011

Rom, la tragedia che nessuno vuole fermare

di Dijana Pavlovic, attrice rom e mediatrice culturale.
A Roma sono bruciati vivi con la loro baracca e la loro miseria Fernando 3 anni, Sebastian 7 anni, Raul 5 anni, Elena Patrizia 11. Sono morti come Emil 13 anni, nel marzo scorso a Milano, Menji 4 anni, Lenuca 5 anni, Daciu 11 anni ed Eva 8 anni nell’agosto del 2007 a Livorno. Una strage a cui si aggiungono le tante morti di anni di emarginazione in un costante silenzioso porrajmos, la “shoah dei rozn”, che non è finito con la fine dei campi di concentramento. Un porrajmos che diventa visibile con le morti innocenti ma scompare quando tocca ai tanti bambini ai quali le ruspe distruggono i quaderni e i libri che non potranno più usare perché le ruspe li cacciano da scuola e fanno perdere il poco lavoro in nero ai padri. Una gara feroce che non si ferma neppure quando, come a Milano, maestre e genitori inseguono le famiglie di via Rubattino da uno sgombero all’altro, li accolgono in casa, fan di tutto perché quei bambini non perdano la scuola, diritto costituzionale e speranza per il loro futuro. Come sempre per qualche giorno si parla di rom non solo per demonizzarli con luoghi comuni e pregiudizi, perseguitarli con sgomberi inutilmente crudeli perché colpiscono sempre gli stessi.