domenica 27 marzo 2011

Costa d'Avorio, la crisi ignorata

L'equipe mondiale dell'organismo umanista Convergenza delle Culture denuncia la violenza crescente, che la crisi post elettorale non risolta sta producendo in Costa d'Avorio, e reclama una soluzione nonviolenta che permetta al Paese di superare la frattura sociale. Sono numerose le vittime della violenza indiscriminata, tra questi gli umanisti Lacina, Drissa e Moumouni.

Lo scorso mese di novembre, in Costa d'Avorio si sono svolte elezioni, che tanto il presidente come il candidato oppositore (appoggiato dall'ONU) affermano di aver vinto, mentre si accusano reciprocamente di frode.
Il Paese, diviso tra due parti, vive sommerso in una crescente violenza e si avvicina pericolosamente alla crisi umanitaria e alla guerra civile.
Aumentano gli spari e gli scontri tra i sostenitori dell'una e altra parte politica. nei quali si contano vittime innocenti, tra i quali i membri di Convergenza delle Culture Dembélé Lacina, Koné Drissa e Ouédraogo Moumouni.
Da Abidjan, Marital Bemoas, portavoce di una delle equipe di Convergenza delle Culture nel Paese, afferma: "Siamo rattristati e preoccupati dalla direzione che sta prendendo la crisi post-elettorale nel nostro Paese.
Richiamiamo l'attenzione di tutte le comunità, nazionali e internazionali, sulla violenza che stanno soffrendo le persone di entrambe le parti in conflitto. Chiediamo la fine della violenza e la risoluzione pacifica della crisi che attraversa il Paese.

venerdì 11 marzo 2011

Corso di Italiano per Migranti a Parabiago

“SpazioMondiMigranti” organizza un corso base di italiano gratuito per migranti, libero e aperto a tutti. 
Le lezioni avranno inizio a partire dal mese di aprile e le iscrizioni sono già aperte. Il corso si terrà presso la scuola Itcg Maggiolini in via Spagliardi, 39 tutti i sabato mattina, dalle 11.00 alle 12.30 .

 Per iscrizioni e informazioni è possibile rivolgersi allo sportello “SpazioMondiMigranti” aperto tutti i sabati, dalle 10.00 alle 12.30 presso la Fontana del Villaggio in via Santa Maria (ingresso da via Oberdan 2), a Parabiago (MI). E’ inoltre possibile scrivere una mail all’indirizzo spaziomondimigranti@gmail.com oppure contattare il numero 393-4896194

L’obiettivo del corso è quello di favorire l’integrazione sociale, attraverso la conoscenza della lingua e delle culture e di promuovere percorsi di reciproca conoscenza.

“SpazioMondiMigranti” è anche online:  http://spaziomondimigranti.wordpress.com/

martedì 8 marzo 2011

Accoglienza, solidarietà umana, diritti per i rifugiati, gli immigrati e tutti i discriminati

Attenzione causa pioggia prevista l'evento è stato spostato a Domenica 20 marzo 2011
Una Giornata di solidarietà 
Domenica 20 marzo dalle ore 15.00 Piazza Oberdan - Milano

Decine di migliaia di rifugiati, provenienti da teatri di guerra e di persecuzione vivono in condizione di precarietà, di esclusione di discriminazione. A Milano negli ultimi anni di fronte al rifiuto di Governo e Comune che negano un’accoglienza dignitosa ai rifugiati vi sono state lotte ed iniziative solidali tra cui quella di Piazza Oberdan. Riprendiamo le ragioni di quella lotta, le ragioni dei nostri fratelli e sorelle rifugiati ed immigrati, costruiamo:
ore 15.00 - Musica per iniziare
ore 15.30 - Presentazione della giornata (a  cura del Comitato rifugiati Milano)
ore 16.00 - Spettacolo Teatrale (a cura delle donne somale)
ore 17.00 - Assemblea sul tema: "Accoglienza, solidarietà umana, diritti per i rifugiati, gli immigrati e tutti i discriminati”
ore 19.00 - Spettacolo musicale e aperitivo solidale
ore 20.00 - Proiezione del film:  “La trappola”
Stand e tavolini delle associazioni e dei  comitati

mercoledì 2 marzo 2011

Cafè La Paz: 4 chiacchiere (e 1 caffè) a tema

Un ambito d’interscambio rivolto alla creazione di un dialogo autentico tra le diverse culture, orientato alla ricerca di punti in comune dove i valori, le idee e le credenze delle persone si possano incontrare...
perché la diversità è ricchezza!!!

“Nei panni dell’altro”

Sabato 5 marzo dalle ore 15.30
Via Foppette 2 - Milano - Zona Piazza Napoli

Per info:

Presidio per il rispetto degli accordi presi durante la lotta di via Imbonati

Martedì 15 Marzo, ore 17 - davanti alla Prefettura - Corso Monforte angolo via Donizetti

Esigiamo dalla prefettura e dalla questura di Milano il rispetto degli accordi e la convocazione del tavolo di trattativa concordato durante la lotta di via Imbonati.

SANATORIA TRUFFA: il problema non è risolto. Per oltre 50mila immigrati, vittime della sanatoria truffa, non è stata trovata ancora una soluzione e rischiano di rimanere nella clandestinità e nelle grinfie del lavoro nero. Noi chiediamo un permesso per attesa occupazione per tutti gli immigrati che sono stati truffati durante la sanatoria. Esigiamo dalla prefettura e dalla questura di Milano il rispetto degli accordi e la convocazione del tavolo di trattativa concordato durante la lotta di via Imbonati. Nel frattempo il governo è tornato a lanciare la lotteria del decreto flussi.

Appello: I diritti non si sgomberano

Sgombero del 21 gennaio a Milano
Negli ultimi due anni a Milano sono stati effettuati oltre 360 sgomberi di campi abitati da Rom e Sinti  che hanno coinvolto alcune centinaia di nuclei familiari presenti da tempo sul territorio cittadino.

Dopo ogni sgombero si assiste solo alla rituale esibizione dell’effetto “pulizia” e alle soddisfatte dichiarazioni degli Amministratori Comunali riguardo ai quintali di immondizia rimossi.

Spesso gli sgomberi vengono eseguiti senza alcuna preventiva notifica e a volte gli agenti di polizia intervengono in numero decisamente spropositato rispetto alla popolazione Rom che intendono allontanare, considerando anche l’alto numero di anziani e bambini presenti; gli sgomberi spesso sono attuati all’imbrunire o alle prime luci dell’alba ed anche in pieno inverno con avverse condizioni atmosferiche, molti sgomberi sono avvenuti sotto la pioggia o la neve; a seguito degli sgomberi le abitazioni e i pochi altri beni personali dei Rom sono arbitrariamente distrutti, spesso si tratta di oggetti di scarso valore economico che tuttavia per quelle famiglie rappresentano le uniche proprietà; la maggior parte delle persone sgomberate non riceve alcun tipo di offerta circa una sistemazione alternativa, e nelle rare occasioni in cui sono presenti i servizi sociali le soluzioni proposte prevedono lo smembramento delle famiglie o l’allontanamento dei minori.